Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53627 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53627PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere o degli arresti domiciliari deve essere applicata in ossequio al principio di proporzionalità e adeguatezza, valutando concretamente il pericolo di recidiva e la gravità degli addebiti contestati a ciascun indagato, senza operare una valutazione "collettiva" della pericolosità del gruppo di appartenenza. La motivazione della scelta della misura cautelare deve essere ancorata a elementi di prova endoprocessuali, senza fare discendere automaticamente un giudizio di pericolosità dai precedenti penali o dalle misure cautelari applicate in altri procedimenti. Il giudice è tenuto a verificare la possibilità di applicare misure cautelari meno afflittive, seguendo il principio di gradualità e proporzionalità della risposta cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 858/2014 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 20/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MOGINI STEFANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. POLICASTRO Aldo, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi per …

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