Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10076 del 4 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10076PEN

Massima

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Il termine perentorio di cinque giorni per la trasmissione degli atti al tribunale del riesame, ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., comma 5, decorre dal giorno in cui la richiesta di riesame perviene alla cancelleria del tribunale competente, e non dalla data di presentazione o proposizione della stessa, non potendosi ipotizzare a carico del presidente del tribunale l'adempimento dell'obbligo di immediato avviso prima della ricezione della richiesta. Il controllo della Corte di Cassazione sulle misure cautelari personali è circoscritto alla verifica che il provvedimento impugnato risponda ai requisiti di: 1) esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato; 2) assenza di illogicità evidenti, ossia congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. In tema di scelta e adeguatezza delle misure cautelari, ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che, nella singola fattispecie, fanno ragionevolmente ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata ad impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano, in data 13.12.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 14.11.2012, il G.I.P. del Tribunale di Milano dispose la custodia cautelare in carcere di (OMIS…

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