Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31042 del 9 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31042PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione deve essere fondato su specifici comportamenti e fatti certi, la cui reiterazione l'imposizione della misura mira a prevenire, e non può basarsi su meri sospetti o opinabili intuizioni. Pur essendo possibile per il giudice della prevenzione fare ricorso a elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora conclusi, egli è tenuto a verificare l'effettiva sussistenza di condotte sintomatiche di pericolosità sociale, non potendo limitarsi a valorizzare in modo generico la mera partecipazione o contiguità a gruppi di criminalità organizzata. In particolare, il giudizio di pericolosità attuale deve essere adeguatamente motivato, con riferimento a comportamenti recenti e concreti, e non può fondarsi esclusivamente su conversazioni intercettate, senza un'effettiva ricostruzione del ruolo svolto dal soggetto all'interno del sodalizio criminoso e del suo effettivo contributo alla realizzazione degli obiettivi antigiuridici perseguiti. Inoltre, il giudice della prevenzione è tenuto a confrontarsi con le ragioni di una eventuale sentenza assolutoria pronunciata in sede penale, senza poterle semplicemente disconoscere in nome dell'autonomia valutativa riconosciuta a tale giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 02/03/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI Monica;
lette le conclusioni del P.G. Dott.ssa CARDIA Delia che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso in data 2 marzo 2017 la Corte di appello di Messina confermava il decreto col quale in data 30 maggio 2016 il Tribunale di Messina aveva applicato a (OMISSIS) la misura di prev…

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