Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30780 del 27 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:30780PEN

Massima

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Il ripristino della misura cautelare della custodia in carcere è legittimo quando l'imputato, già sottoposto agli arresti domiciliari, abbia reiteratamente violato il divieto di comunicazione con persone estranee al nucleo familiare, anche se legate da vincoli di parentela con coimputati latitanti, in considerazione della gravità dei reati contestati, del notevole grado di pericolosità sociale e dell'esigenza di salvaguardare le esigenze cautelari, fermo restando che l'eventuale incompatibilità tra condizioni di salute e regime carcerario deve essere rappresentata dall'interessato nella competente sede. La valutazione circa la sussistenza dei presupposti per il ripristino della misura cautelare più afflittiva rientra nell'esclusiva competenza dei giudici di merito, i quali devono motivare in modo esauriente e logico le proprie determinazioni, senza che il giudice di legittimità possa sindacare nel merito tali apprezzamenti, se non in presenza di vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA ((omissis)) del 05/07/2 -

Dott. AGRO' ((omissis)) SENTE -

Dott. SERPICO ((omissis)) N. 1 -

Dott. CORTESE ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CONTI ((omissis)) N. 15075/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TE. Sa., n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 2 6 marzo-4 aprile 2007 del Tribunale di Salerno;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con la ordinanz…

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