Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7912 del 19 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7912PEN

Massima

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La detenzione e il porto illegali di un'arma comune da sparo costituiscono reati autonomi e distinti rispetto alla detenzione e al porto di arma clandestina, in quanto la diversità della condotta dell'agente e degli interessi giuridici tutelati impedisce l'applicazione del principio di specialità. Inoltre, il possesso di un'arma clandestina integra di per sé il delitto di ricettazione, in quanto l'abrasione della matricola, finalizzata a impedirne l'identificazione, dimostra il proposito di occultamento da parte del possessore e la consapevolezza della provenienza illecita dell'arma. Tuttavia, il computo della pena finale deve essere correttamente eseguito, tenendo conto dell'aumento per la continuazione e della riduzione per il rito abbreviato, senza incorrere in errori di calcolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/02/2016 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TARDIO Angela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla recidiva e alla determinazione della pena e il rigetto del ricorso nel resto.
RITEN…

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