Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36134 del 4 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36134PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) richiede la dimostrazione di una condotta fraudolenta che abbia indotto in errore la pubblica amministrazione, cagionandole un danno patrimoniale. Tuttavia, qualora il rapporto tra l'ente pubblico e il privato sia inquadrabile nell'ambito di un contratto a titolo oneroso, come un appalto di servizi, il mero inadempimento o irregolarità nell'esecuzione del contratto non integra gli estremi del reato di truffa, in assenza di una falsa rappresentazione della realtà idonea a indurre in errore la pubblica amministrazione. Inoltre, la riqualificazione di una condotta come appropriazione indebita presuppone l'analitica indicazione del quantum delle somme oggetto di appropriazione, non essendo sufficiente una generica contestazione di malversazione. Infine, il reato di intestazione fittizia (art. 512-bis c.p.) richiede la prova della finalità elusiva, che non può ritenersi integrata dalla mera simulazione di un rapporto giuridico, essendo necessario che tale simulazione sia finalizzata all'elusione di specifici obblighi o divieti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso l'ordinanza del 29/01/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere VERGA GIOVANNA;
lette le conclusioni del PG SECCIA DOMENICO che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in d…

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