Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43997 del 28 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43997PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale può fondarsi sulle dichiarazioni accusatorie di un chiamato in correità, purché le stesse trovino adeguato riscontro in altri elementi probatori, anche di natura indiziaria. Il giudicato cautelare non preclude l'adozione di una nuova misura cautelare quando sopravvengano nuove acquisizioni probatorie che modifichino la situazione di fatto sulla quale la precedente decisione era fondata. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a compiere una nuova valutazione della sussistenza dei presupposti cautelari, motivando in modo esauriente le ragioni del superamento della preclusione derivante dal precedente provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Vi. An. ; Di. Na. Ma. ;

contro l'ordinanza, del Tribunale di Napoli, emessa il 31.5.2011;

- letti i ricorsi e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il Tr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.