Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2281 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:2281SENT

Massima

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L'occupazione sine titulo di un immobile di proprietà pubblica, appartenente al demanio o al patrimonio indisponibile dell'ente, legittima l'amministrazione a procedere alla riacquisizione forzosa del bene, anche in assenza di un valido titolo concessorio, qualora l'occupante non abbia dimostrato il permanere dei requisiti soggettivi e oggettivi per il mantenimento dell'assegnazione, nonché la coerenza dell'attività concretamente svolta con le finalità originariamente previste. L'interesse pubblico alla riacquisizione del bene prevale sul contrapposto interesse privato all'effettuazione di attività socio-culturali, ove emergano significative manchevolezze nella gestione dell'immobile da parte dell'occupante, quali l'esercizio di attività non autorizzate, l'inadempimento dell'obbligo di corresponsione dei canoni di locazione e il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza e idoneità dei locali. Il mancato perfezionamento dell'iter concessorio, per fatto imputabile all'occupante, costituisce altresì autonomo presupposto per procedere alla riacquisizione forzosa del bene, in assenza di un valido titolo legittimante l'occupazione. Le sopravvenute deliberazioni dell'amministrazione che disciplinano il riordino del patrimonio immobiliare e prevedono una gradualità negli interventi di riacquisizione, contemperando la verifica della permanenza dei requisiti soggettivi e oggettivi, non incidono sulla legittimità di provvedimenti di riacquisizione già adottati, in quanto non hanno efficacia retroattiva. Analogamente, le pronunce di altri organi giurisdizionali, relative a profili diversi dalla legittimità dell'occupazione, non inficiano la legittimità del provvedimento di riacquisizione forzosa.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2022

N. 02281/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00133/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 133 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Associazione Probasis Onlus, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Arturo Salerni, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Carso 23;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Giorgio Pasquali, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove,21;

per l'annullamento

previa sospensione cautelare

- della determinazione dirigenziale n. 649 del 23.9.2016, notifi…

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