Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un'impresa esercente il servizio di trasporto pubblico di linea riservato ai turisti mediante veicoli aventi lunghezza superiore a 13,50 metri, contro l'ordinanza comunale che ne aveva vietato il transito in determinate vie del centro urbano, ha affermato il seguente principio di diritto: L'amministrazione comunale può adottare, in via sperimentale e per un periodo limitato, provvedimenti di limitazione o divieto di transito per i veicoli di determinate dimensioni in specifiche aree del centro cittadino, al fine di tutelare la sicurezza della circolazione stradale e l'ordinato svolgimento della mobilità urbana. Tuttavia, tali provvedimenti, una volta esauritisi i loro effetti, non possono più essere impugnati per carenza di interesse concreto e attuale, in quanto il ricorrente non subisce più alcuna lesione del proprio diritto all'esercizio del servizio pubblico di trasporto senza limitazioni. L'amministrazione, nel disporre tali misure, deve comunque garantire il contraddittorio procedimentale con i soggetti direttamente interessati e valutare adeguatamente gli interessi in gioco, motivando congruamente il provvedimento adottato.