Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1882 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1882PEN

Massima

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Il delitto di circonvenzione di incapace di cui all'art. 643 c.p. si configura quando l'agente, abusando dello stato di infermità o deficienza psichica della persona offesa, la induce a compiere atti che le arrecano un danno patrimoniale. Tale induzione può risultare non solo da specifici episodi, ma anche in via indiretta, indiziaria e presuntiva, desumendola da elementi gravi, precisi e concordanti, come la natura degli atti compiuti, la loro mancanza di plausibile giustificazione e il pregiudizio patrimoniale arrecato alla vittima. La prova della minorata capacità critica e volitiva della persona offesa non richiede necessariamente l'accertamento di una incapacità di intendere e di volere, essendo sufficiente anche una compromissione del potere di critica e un indebolimento della volontà, tali da rendere possibile l'altrui opera di suggestione e pressione. Le dichiarazioni della persona offesa, pur affetta da gravi patologie psichiatriche, possono essere validamente utilizzate ai fini probatori, attesa la differenza tra la capacità di gestire il patrimonio e quella richiesta per riferire in modo veritiero determinati fatti storici. Il rapporto di coabitazione tra agente e vittima, pur non essendo elemento costitutivo del reato, può tuttavia integrare l'aggravante di cui all'art. 61, n. 11, c.p., in quanto idoneo a creare una relazione di confidenza e fiducia di cui l'agente si avvale per indurre la vittima a compiere atti dannosi per il suo patrimonio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Torino del 9.11.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Torino ha confermato la sentenza con cui il Tribunale del capoluogo piemontese, in data 7.2.2020, aveva riconosciuto (OMISSIS) respon…

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