Il Comune di Napoli, in qualità di proprietario di un'area espropriata per pubblica utilità, può legittimamente ordinare lo sgombero coattivo di coloro che la detengono sine titulo, esercitando i poteri di autotutela esecutiva riconosciuti dall'art. 823, comma 2, c.c. in relazione al demanio pubblico, estesi anche al patrimonio indisponibile. Il mancato impugnazione del decreto di esproprio e il decorso di un lungo lasso di tempo dall'occupazione non determinano la perdita del diritto di proprietà del Comune né la maturazione di un legittimo affidamento in capo all'occupante, il quale è tenuto a corrispondere un'indennità di occupazione sine titulo, la cui determinazione rientra nella competenza del giudice ordinario. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento di sgombero, essendo stata comunque garantita la partecipazione dell'interessato attraverso la previa notifica di una diffida al rilascio dell'area.