Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51786 del 27 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51786PEN

Massima

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Il mancato versamento della cauzione imposta con misura di prevenzione, pur in assenza di specifici episodi di arricchimento del soggetto inadempiente, integra il reato di cui all'art. 3-bis della Legge n. 575 del 1965, essendo sufficiente l'accertamento dell'omesso adempimento dell'obbligo imposto dal giudice della prevenzione. L'onere della prova circa l'assoluta impossibilità di adempimento non grava sull'accusa, ma sull'imputato, il quale deve dimostrare l'effettiva mancanza di disponibilità economica, non rilevando a tal fine la mera deduzione di condizioni di salute precarie. La valutazione della congruità della pena inflitta, tenuto conto delle circostanze attenuanti concesse, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non risulta carente o viziata. Tuttavia, il reato in questione risulta estinto per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 329/2011 CORTE APPELLO di BARI, del 09/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 9/1/12 la Corte di Appello di Bari …

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