Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28241 del 9 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28241PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso proposto dall'imputato assolto per vizio totale di mente avverso la sentenza che gli aveva applicato la misura di sicurezza del ricovero in casa di cura e custodia ex art. 219 c.p. anziché quella del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario ex art. 222 c.p., afferma il principio secondo cui l'interesse ad impugnare, quale condizione di ammissibilità di qualsiasi gravame, deve essere correlato agli effetti primari e diretti del provvedimento da impugnare e sussiste solo se il gravame sia idoneo a costituire, attraverso l'eliminazione di un provvedimento pregiudizievole, una situazione pratica più vantaggiosa per l'impugnante rispetto a quella esistente. In particolare, tale interesse non è costituito dalla mera aspirazione della parte all'esattezza tecnico-giuridica della motivazione del provvedimento, ma dall'interesse a conseguire, dalla riforma o dall'annullamento del provvedimento impugnato, un concreto vantaggio. Nel caso di specie, non essendo ravvisabile alcun concreto vantaggio per l'imputato dall'applicazione della misura di sicurezza più gravosa del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario rispetto a quella applicata, il ricorso è dichiarato inammissibile per difetto di interesse ad impugnare. La declaratoria di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equa a favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 186/2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. Do. , n. l'(OMESSO);

avverso la sentenza 10.10.06 del Tribunale di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

All'esito di rito abbreviato, con …

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