Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32204 del 1 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32204PEN

Massima

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Il concorso nel reato di tentato omicidio può essere configurato anche nei confronti di chi, pur non avendo direttamente partecipato all'azione delittuosa, abbia consapevolmente agevolato e favorito la condotta criminosa dell'autore materiale, accompagnandolo sul luogo del fatto e conoscendo le sue intenzioni delittuose. Tuttavia, la mera presenza sul luogo del delitto e il successivo allontanamento dal medesimo non sono di per sé sufficienti a integrare il concorso nel reato, dovendosi accertare in concreto la consapevolezza e la volontarietà del contributo causale prestato dall'agente. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare attentamente, sulla base di tutti gli elementi probatori acquisiti, se l'indagato fosse effettivamente a conoscenza delle intenzioni criminose dell'autore materiale e se abbia consapevolmente e volontariamente agevolato la realizzazione del fatto. Ove tale consapevolezza e volontarietà non risultino provate in modo certo e inequivocabile, non può ritenersi integrato il concorso nel reato, dovendosi escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione della misura cautelare personale. Analogamente, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, non può essere desunto in modo automatico dalla sola gravità del fatto, ma deve essere adeguatamente motivato sulla base di specifici elementi concreti che dimostrino l'effettiva pericolosità sociale dell'indagato e l'elevato rischio di commissione di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del PG, ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20 dicembre 2021 il Tribunale del riesame di Catania ha confermato l'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal giudice per le indagini prelimina…

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