Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire, afferma che: 1. Le opere devono essere valutate in modo unitario, in quanto avvinte da un unico vincolo funzionale di strumentalità e miglior uso del manufatto a fini residenziali, non essendo possibile una valutazione parcellizzata. 2. La complessiva descrizione delle opere, caratterizzate da notevoli dimensioni, pluralità di manufatti e volumetrie significative, dimostra che si è trattato di un insieme di interventi che hanno realizzato una complessiva modifica strutturale del territorio, richiedendo pertanto il previo titolo edilizio. 3. Anche in presenza di opere in contrasto con lo strumento urbanistico, in zone vincolate paesaggisticamente, l'amministrazione comunale ha il potere-dovere di adottare provvedimenti di demolizione ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, al fine di ripristinare la legalità violata dall'intervento edilizio non autorizzato. 4. Non rileva la qualificazione delle opere come pertinenziali o di attività edilizia libera, in quanto l'assenza del previo titolo edilizio legittima comunque l'esercizio del potere di demolizione, a prescindere dalla natura degli interventi realizzati.