Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 796 del 2018

ECLI:IT:TARCZ:2018:796SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La revoca dell'autorizzazione di polizia per il commercio di oggetti preziosi può essere legittimamente disposta dall'autorità amministrativa competente in presenza di circostanze che ragionevolmente appaiano come sintomi di abuso del titolo di polizia, anche indipendentemente dalla qualificazione come reato del comportamento del titolare. In particolare, la revoca è giustificata dalla mancata o irregolare annotazione delle operazioni di acquisto e vendita nel registro prescritto dalla legge, in quanto tale violazione denota una superficiale gestione dell'attività autorizzata e legittima il complessivo giudizio di non affidabilità del titolare, a prescindere dall'esistenza di una precedente condanna penale. Il rispetto rigoroso delle norme in materia di tenuta dei registri ha infatti valore non meramente formale, ma sostanziale, in considerazione delle finalità di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica perseguite dalla disciplina di settore, volta a garantire la tracciabilità degli oggetti preziosi e a prevenire la commissione di reati. Pertanto, la revoca dell'autorizzazione di polizia per il commercio di oggetti preziosi può essere legittimamente disposta dall'autorità amministrativa competente sulla base di una discrezionale valutazione, attesa la delicatezza del settore ordinamentale, che giustifica la massima severità dell'amministrazione nel riscontrare la permanenza dei requisiti soggettivi in capo al titolare dell'autorizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/04/2018

N. 00796/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01415/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1415 del 2014, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Giancarlo Gentile, domiciliato presso la Tar Segreteria in Catanzaro, via De Gasperi, 76/B;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata ex lege in Catanzaro, via G.Da Fiore, 34;
Questura di Cosenza non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento div. p.a.s. - cat. 14.e/2014 del 19/8/2014 di revoca licenza commercio oggetti preziosi

Visti il ricorso e i rel…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.