La perdita del requisito di onorabilità previsto dalla legge per l'iscrizione nell'elenco degli Agenti in attività finanziaria, a seguito di condanna penale irrevocabile per uno dei reati tassativamente indicati, comporta la cancellazione dall'elenco da parte dell'Organismo competente, anche quando la pena sia stata sospesa condizionalmente, salvo il caso in cui sia intervenuta la riabilitazione. Il provvedimento di cancellazione, adottato nel rispetto del contraddittorio, rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in quanto scaturisce da un procedimento regolato dalla legge e comporta l'esercizio di un potere autoritativo, ancorché l'Organismo abbia personalità giuridica di diritto privato. La radicale incompatibilità tra la condanna penale e il mantenimento dell'iscrizione, prevista espressamente dalla legge, non può essere superata dalla sola sospensione condizionale della pena, la quale fa salvi soltanto i casi specificamente previsti, tra cui non rientra quello in esame. Pertanto, in assenza della prova della riabilitazione, il provvedimento di cancellazione dall'elenco risulta legittimo e non può essere annullato.