Il rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti liquidi e gassosi per autotrazione ad uso pubblico, successivamente annullato per effetto di un ricorso proposto dal controinteressato, determina la cessazione dell'interesse del ricorrente originario alla coltivazione del ricorso, giustificando la declaratoria di estinzione del processo con compensazione delle spese di lite, anche in presenza di opposizione della controparte, in considerazione del fatto che l'appello avverso la sentenza di annullamento del permesso di costruire rilasciato al ricorrente originario non risulta assistito da evidenza di fondatezza. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto: 1. Il rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti liquidi e gassosi per autotrazione ad uso pubblico costituisce l'oggetto del contendere nel giudizio. 2. L'annullamento del permesso di costruire rilasciato al ricorrente originario, a seguito del ricorso proposto dal controinteressato, determina la cessazione dell'interesse del ricorrente originario alla coltivazione del ricorso. 3. La cessazione dell'interesse del ricorrente originario giustifica la declaratoria di estinzione del processo, ai sensi dell'art. 35, comma 2, lett. c), del Codice del processo amministrativo. 4. La compensazione delle spese di lite tra tutte le parti costituite è disposta dal giudice, nonostante l'opposizione della controparte, in considerazione del fatto che l'appello avverso la sentenza di annullamento del permesso di costruire rilasciato al ricorrente originario non risulta assistito da evidenza di fondatezza. 5. Il principio di diritto enunciato nella massima è applicabile a casi analoghi, in cui il rilascio di un permesso di costruire viene annullato per effetto di un ricorso proposto dal controinteressato, determinando la cessazione dell'interesse del ricorrente originario.