Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18545 del 5 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:18545PEN

Massima

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Il dolo alternativo dell'imputato, desumibile dall'azione di sparare più colpi di pistola contro la vittima che nel frattempo si era gettata a terra per sottrarsi agli spari, integra il tentativo di omicidio, anche qualora i colpi non abbiano raggiunto il bersaglio, in quanto la condotta è idonea e univoca nell'esprimere l'intento di cagionare la morte della vittima, non essendo necessario il concreto verificarsi dell'evento lesivo. Inoltre, la circostanza che uno dei proiettili abbia colpito accidentalmente un'altra persona presente, ferendo la gamba, non esclude la configurabilità del tentativo di omicidio, in quanto tale evento dannoso è riconducibile al medesimo disegno criminoso dell'imputato. La motivazione della sentenza, che ha ricostruito in modo logico e coerente gli elementi costitutivi del reato sulla base delle risultanze probatorie, non può essere superata dalla mera riproposizione di tesi difensive già disattese, in assenza di specifiche censure che confutino dialetticamente le argomentazioni del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. RO. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/10/2008 della CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO Massimo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Con sentenza, deliberata il 17 ottobre 2008 e depositata il 2…

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