Il provvedimento amministrativo che disciplina la circolazione stradale e la sosta veicolare in un'area di uso pubblico, ancorché non rientrante nella proprietà del destinatario, è legittimo in quanto le norme del codice della strada trovano applicazione a prescindere dalla titolarità dominicale, assumendo rilevanza la concreta utilizzazione del suolo da parte di un numero indeterminato di persone. L'uso pubblico di un'area si configura quando vi sia la possibilità giuridicamente lecita di accesso indiscriminato da parte della collettività, a prescindere dall'inclusione nel demanio stradale e dall'esistenza di divieti o sistemi protettivi. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata a intervenire per regolamentare la circolazione e la sosta in un'area di fatto utilizzata dal pubblico, anche se non di proprietà comunale, al fine di garantire la sicurezza della circolazione veicolare e pedonale, in particolare nelle vicinanze di istituti scolastici. La mancata comunicazione di avvio del procedimento al proprietario dell'area, qualora non abbia inciso sull'esito finale del provvedimento, non determina l'illegittimità dello stesso in applicazione del principio di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990.