Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26052 del 22 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26052PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando dei propri poteri e della propria discrezionalità, compie atti contrari ai doveri d'ufficio al fine di procurare indebiti vantaggi a un privato, realizza il delitto di corruzione propria, anche in assenza di specifici atti individuati, quando il patto corruttivo implica l'asservimento della funzione pubblica agli interessi del corruttore. In tale ipotesi, la mancanza di una contestazione puntuale di singoli atti non comporta l'immutazione del fatto oggetto di contestazione, essendo sufficiente la prova di un sistematico favoritismo del pubblico agente nei confronti del privato, in cambio di utilità economiche. Inoltre, la qualifica di incaricato di pubblico servizio può essere riconosciuta anche a chi, pur non ricoprendo formalmente tale ruolo, di fatto svolga attività corrispondenti, con il consenso tacito o espresso dell'amministrazione. Infine, il rapporto di intermediazione finanziaria addotto come giustificazione di cospicue erogazioni in favore di società riconducibili al privato corruttore può essere ritenuto fittizio, in assenza di riscontri documentali e di un effettivo svolgimento di attività professionale, quando il pubblico agente non sia in grado di fornire una plausibile spiegazione della causale dei pagamenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massim - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 03/12/2015 del Tribunale di Messina;
Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso,
Udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LOY Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza…

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