Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33634 del 2 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33634PEN

Massima

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Il possesso di un bene proveniente da reato, in assenza di elementi che ne comprovino la conoscenza della sua origine delittuosa da parte del possessore, integra il reato di ricettazione solo quando le circostanze del caso concreto siano tali da rendere evidente per il possessore la provenienza illecita del bene. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, come le dichiarazioni di terzi e le altre prove acquisite, al fine di accertare se il possessore fosse effettivamente a conoscenza o avesse la concreta possibilità di conoscere la provenienza delittuosa del bene. La determinazione della pena, nel rispetto del principio di proporzionalità, deve essere adeguatamente motivata dal giudice sulla base della gravità effettiva del reato e della personalità del reo, senza che sia necessario un'analitica confutazione di tutti gli altri possibili fattori di commisurazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. An. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 10 maggio 2002 il Tribunale di Messina condannava Ca. An. alla…

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