La posizione legittimante all'impugnazione di atti amministrativi è caratterizzata dalla differenziazione e dalla qualificazione dell'interesse individuale rispetto a quello generale della collettività. Affinché un soggetto sia legittimato ad agire in giudizio, non è sufficiente che sussista un qualsiasi interesse differenziato al corretto esercizio del potere amministrativo, ma è necessario che l'interesse individuale sia qualificato, ovvero considerato e tutelato dalla norma attributiva del potere. Pertanto, il titolare di un mero interesse di fatto, come quello di un promissario acquirente rispetto alla disciplina urbanistica di un'area, non è legittimato ad impugnare in via principale gli atti amministrativi che incidono su tale area, in quanto la normativa in materia di pianificazione urbanistica, pur tutelando gli interessi dei proprietari e dei possessori titolati delle aree, non può ritenersi posta a tutela di tutti i soggetti che abbiano un qualunque interesse materiale alla disciplina urbanistica della zona. La carenza di legittimazione all'impugnativa determina altresì l'inammissibilità della domanda risarcitoria.