Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21553 del 30 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:21553PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, desumibile dalla gravità del reato contestato, dalla condanna a pena severa, dai precedenti penali e dalla personalità dell'imputato, può giustificare il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, ove il giudice ritenga che le esigenze cautelari non possano essere soddisfatte con misure meno afflittive, sulla base di una puntuale e dettagliata motivazione che escluda ogni congettura e valuti attentamente le concrete e attuali potenzialità criminogene dell'imputato, anche in relazione alla sua condizione di salute, senza che la mera allegazione di una patologia o di un trattamento sanitario in ambiente esterno al carcere sia di per sé sufficiente a imporre una rinnovata valutazione della compatibilità della detenzione carceraria, ove risulti adeguato il protocollo sanitario seguito nell'istituto penitenziario. La confessione dell'imputato, se intervenuta tardivamente e senza alcun contributo alla individuazione della compagine associativa, non può essere considerata elemento idoneo a escludere o attenuare il pericolo di recidiva, così come la richiesta di misura domiciliare delocalizzata non può essere accolta in assenza della dimostrazione delle condizioni preliminari per la sua applicazione, quali la disponibilità di un domicilio idoneo e la capacità economica di mantenimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. CALAFIORE Daniela - Relatore

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Sa.Se. nato a N il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 29/01/2024 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA CALAFIORE;
lette le conclusioni del PG GIANLUIGI PRATOLA
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Salerno ha rigettato la richiesta di riesame proposta, ai sensi dell'art. 309 cod. proc. pen., da Sa.Se., avverso l'ordinanza della Corte di Appello della stessa sede emessa in data 22 dicembre 2022, con la quale era stata rigettata l'istanza di revoca o di sostituzione de…

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