Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1913 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:1913SENB

Massima

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La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, quale strumento di partecipazione procedimentale, costituisce atto endoprocedimentale privo di autonoma capacità lesiva della sfera giuridica del destinatario. La lesione è, pertanto, imputabile solo all'atto che conclude il procedimento, essendo gli eventuali vizi della comunicazione stessa deducibili unicamente in via derivata, mediante l'impugnazione del provvedimento finale, unico atto avente natura provvedimentale e diretta portata pregiudizievole. Ne consegue che il ricorso proposto avverso la sola comunicazione di avvio del procedimento è inammissibile, in quanto tale atto non è dotato di autonoma capacità di incidere sulla posizione giuridica del destinatario.

Sentenza completa

N. 12753/2013
REG.RIC.

N. 01913/2014 REG.PROV.COLL.

N. 12753/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 12753 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), per il presente giudizio
ex lege
domiciliata presso la Segreteria di questo Tribunale, in Roma, via Flaminia n. 189;

contro

Comune di Ardea, in persona del Sindaco p.t.;

per l'annullamento

- della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo ex artt. 7 e 8 della legge 241/1990, diretto all’adozione del provvedimento di chiusura dell’attività di cui all’art. 22, commi 1, 2 e 6 del D.Lgs. 114/1998;

- nonché di ogni altro atto connesso, presupposto e conseguenziale.

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