Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15461 del 22 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15461PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata dal giudice anche in assenza del previo avviso orale, qualora risultino elementi sufficienti a fondare un giudizio di pericolosità sociale della persona, desunti da precedenti penali, procedimenti pendenti per reati, mancanza di stabile lavoro, tenore di vita non giustificato e frequentazione di pregiudicati, senza che sia necessaria la preventiva contestazione dell'avviso orale, il cui termine di sessanta giorni previsto dalla legge non ha carattere perentorio ma dilatorio, essendo sufficiente che la proposta del questore sia formulata entro il termine massimo di tre anni dalla notifica dell'avviso stesso. L'accertamento della pericolosità sociale operato dal giudice di merito, se sorretto da motivazione congrua e logica, è incensurabile in sede di legittimità, essendo il sindacato di quest'ultima limitato alla sola violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. CL. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 19/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/09/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso e per la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma alla cassa delle ammende.

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