Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9742 del 4 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9742PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un oggetto atto ad offendere, anche se finalizzato alla commissione di un reato, integra autonomamente il reato di porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, senza che tale condotta possa essere assorbita nel reato più grave commesso. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di cui all'art. 4 della Legge n. 110 del 1975, deve esclusivamente accertare l'assenza di un giustificato motivo per il porto dell'oggetto, a prescindere dall'uso che ne sia stato fatto o dall'ulteriore reato realizzato. La finalità di commettere un furto o altro delitto non costituisce infatti una giustificazione idonea ad escludere la configurabilità del reato di porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, il quale sussiste autonomamente rispetto al reato più grave contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. MO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/07/2006 TRIBUNALE di BRESCIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

Letta la requisitoria del PG che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

Quanto Segue:

OSSERVA

SI. MO. ricorre avverso la sentenza del Tribunale di Brescia emessa in data 20.7.2006, con la quale, ai sensi dell'articolo 444 c…

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