Il provvedimento amministrativo di annullamento di una concessione edilizia precedentemente rilasciata deve essere preceduto dall'avviso di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, salvo che non sussistano ragioni di urgenza da esplicitare adeguatamente nella motivazione, al fine di consentire al privato interessato di partecipare al procedimento fin dal suo concreto avvio e non solo in una fase avanzata o conclusiva dello stesso. L'omissione dell'avviso di avvio del procedimento determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento, che deve essere pertanto annullato. Diversamente, il diniego di una richiesta di variante a una concessione edilizia già rilasciata può essere legittimamente fondato sulla circostanza che l'intervento edilizio progettato non rientri nella nozione di "ristrutturazione" di cui all'art. 31 della legge n. 457/1978, in quanto comporta variazioni volumetriche e della sagoma tali da non consentire la fedele ricostruzione del preesistente fabbricato, con conseguente necessità di rispettare la normativa urbanistica dettata per le nuove costruzioni.