Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23952 del 19 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23952PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno anche nei confronti di un soggetto già detenuto per reati di associazione mafiosa, qualora permangano gravi indizi di pericolosità sociale attuale, desumibili dai risultati del processo penale e dalla mancanza di specifiche manifestazioni di recesso dall'organizzazione criminale, a prescindere dalla circostanza che il soggetto si trovi in stato di detenzione. La misura di prevenzione, infatti, mira a prevenire la commissione di ulteriori reati e a interrompere i collegamenti con l'associazione mafiosa, anche quando il soggetto si trovi già in stato di carcerazione, in quanto tale condizione non è incompatibile con l'applicazione della misura di prevenzione, che avrà efficacia al momento dell'eventuale scarcerazione. Il giudice deve valutare la persistenza della pericolosità sociale attuale sulla base di elementi concreti e aggiornati, senza potersi limitare ai soli risultati del processo penale, ma deve verificare l'attualità del pericolo di recidiva e di mantenimento dei collegamenti con l'organizzazione criminale. Tuttavia, il ricorso avverso il provvedimento applicativo della misura di prevenzione è ammissibile solo per violazione di legge, e non per una nuova valutazione degli elementi di fatto, essendo precluso al giudice di legittimità un riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. MOCALI Piero - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 25/10/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dr. Antonio Gialanella chiedeva l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'appello di Palermo rigettava l'appello proposto da Fi. Sa. avverso il decret…

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