Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32490 del 5 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32490PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p. richiede un accertamento complessivo del contesto di riferimento, dell'età, maturità, esperienza e stato di dipendenza del minore, al fine di verificare l'esistenza di forme di coercizione o condizionamento della sua volontà. Sono escluse dalla rilevanza penale solo le condotte realmente prive di offensività rispetto all'integrità psico-fisica del minore, come nel caso di materiale pornografico realizzato con il consenso espresso di chi abbia raggiunto l'età per manifestarlo e destinato ad un uso strettamente privato, senza alcuna forma di sfruttamento o diffusione. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare attentamente le specifiche circostanze del caso concreto, accertando se il minore, pur avendo raggiunto l'età del consenso sessuale, sia stato comunque "utilizzato" dall'autore adulto in ragione della sua posizione di predominio e della sua maggiore esperienza, oppure se abbia liberamente acconsentito alla realizzazione del materiale pornografico per un uso esclusivamente personale. Solo in quest'ultimo caso, in assenza di qualsiasi forma di sfruttamento o diffusione, la condotta non integra il reato di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTIERO Donatella - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/09/2021 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Claudio Cerroni;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente al reato di cui all'articolo 600-ter c.p..
RITENUTO IN FATTO
1…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.