Il giudicato formatosi su un decreto di condanna al pagamento di una somma di denaro, munito di formula esecutiva e non opposto, impone all'amministrazione soccombente l'obbligo di conformarsi tempestivamente all'ordine di pagamento, senza che sia necessario esperire ulteriori adempimenti procedurali, salvo la mera dichiarazione prescritta dall'art. 5-sexies della legge n. 89/2001. Decorso inutilmente il termine assegnato all'amministrazione per l'adempimento spontaneo, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'esecuzione coattiva del giudicato, senza che ciò comporti oneri aggiuntivi a carico del creditore vittorioso. Il mancato pagamento da parte dell'amministrazione, in violazione del giudicato, integra un inadempimento sanzionabile con la nomina del commissario ad acta, il quale dovrà provvedere al pagamento delle somme dovute entro il termine assegnato, compiendo tutti gli atti necessari. La compensazione integrale delle spese di giudizio può essere disposta in presenza di giusti motivi, quali il parziale accoglimento della domanda, il carattere seriale della controversia e il non elevato livello di complessità della causa.