Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3785 del 26 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3785PEN

Massima

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Il giudice di appello non può dichiarare l'estinzione di un reato per prescrizione nel caso in cui l'imputato sia stato assolto in primo grado e l'impugnazione sia stata proposta solo dalla parte civile, in quanto la parte civile è legittimata a proporre impugnazione avverso la sentenza di primo grado di assoluzione dell'imputato pronunciata ex art. 129 c.p.p., comma 2, anche in relazione a reato a quella data già prescritto, al solo scopo di rimuovere l'efficacia di giudicato nell'azione di danno nei suoi confronti, ma il risultato dell'impugnazione non può comunque andare oltre quanto consente il disposto degli artt. 538 e 578 c.p.p., in forza dei quali la possibilità di una condanna dell'imputato agli effetti civili è circoscritta alle ipotesi in cui almeno in primo grado vi sia stata anche condanna agli effetti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2016 del TRIBUNALE di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LOY MARIA FRANCESCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 6 ottobre 2016 il Tribunale di Venezia, in riforma della sentenza di pr…

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