Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35916 del 16 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35916PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che agisce nell'esercizio delle proprie funzioni e nel rispetto della legge non può essere oggetto di minacce o comportamenti intimidatori da parte del privato, anche qualora quest'ultimo ritenga di essere stato ingiustamente sottoposto a controlli o sanzioni. L'articolo 336 del codice penale punisce chiunque usi violenza o minaccia per costringere il pubblico ufficiale a compiere o omettere un atto del proprio ufficio, a prescindere dalla fondatezza o meno delle pretese del privato. Pertanto, il comportamento minaccioso tenuto dagli imputati nei confronti degli agenti di polizia stradale, volto a impedire l'esecuzione del controllo sulla massa complessiva dei veicoli da loro condotti, integra il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, non potendo essere giustificato dalla supposta arbitrarietà degli atti dei pubblici ufficiali, i quali hanno agito legittimamente nell'esercizio dei loro poteri di controllo e accertamento previsti dal Codice della Strada.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

NO. GI. , n. a (OMESSO);

e da:

NO. MA. , n. a (OMESSO);

nei confronti della sentenza in data 31 ottobre 2006 della Corte d'appello di Firenze;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giorgio Colla;

udito il Procuratore generale nella persona del Sostituto Dott. Enrico Delehaye, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito il difens…

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