Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14375 del 2 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14375PEN

Massima

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Il conferimento di un immobile di pregio di una società in liquidazione a una nuova società, con successiva cessione della partecipazione a terzi a prezzo irrisorio e la vendita dell'immobile a un ulteriore acquirente a un prezzo inferiore al valore di mercato, realizzano una distrazione di beni sociali in danno dei creditori, integrando il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, qualora tali operazioni siano finalizzate a sottrarre il patrimonio immobiliare della società in crisi alla garanzia dei creditori, anteponendo esigenze di profitto personale alla tutela della massa creditoria. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale può essere desunta dal complesso delle operazioni societarie, anche se formalmente regolari, che abbiano determinato un depauperamento del patrimonio sociale, con pregiudizio per i creditori, in assenza di giustificazioni economiche plausibili. Integra altresì il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi delitti di bancarotta fraudolenta, la condotta di coloro che, attraverso una struttura organizzativa articolata e una ripartizione di compiti, si siano sistematicamente dedicati all'acquisizione di società in crisi, dotate di patrimonio immobiliare, al fine di distrarre tali beni, depositando domande di concordato preventivo in bianco per bloccare le azioni esecutive e poi abbandonando le società, ormai prive di attivo e destinate al fallimento. Il pericolo di reiterazione del reato di bancarotta fraudolenta può essere desunto dalla personalità dell'indagato, dalle modalità della condotta e dal contesto socio-ambientale in cui egli versa, anche in assenza di immediate e concrete opportunità di ricaduta, purché emerga la probabilità, anche se non imminente, della commissione di ulteriori reati della stessa specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CALASELICE Barba - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/06/2018 del Tribunale di Milano in funzione di riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa B. Calaselice;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa Picardi A., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) che concluso, in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), chiedendo…

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