Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1041 del 13 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1041PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è integrato dalla reiterazione di condotte di minaccia e molestia, anche non necessariamente fisiche, che, nel loro complesso, siano oggettivamente idonee a cagionare nella vittima uno stato di ansia e di paura per la propria incolumità, tale da alterarne in modo significativo le abitudini di vita. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella volontà di porre in essere le condotte persecutorie, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre l'evento di danno. La valutazione della credibilità della persona offesa e della sussistenza degli elementi costitutivi del reato deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, senza che sia necessario l'espletamento di una perizia psicologica, ove non emerga la decisività di tale attività istruttoria. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato anche sulla base di un solo elemento negativo relativo alla personalità del reo o all'entità del reato, mentre la determinazione della pena nel minimo edittale, pur superiore al minimo, è congruamente motivata in relazione alle peculiarità del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Tere - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 22/12/2020 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORDANO LUIGI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito l'avvocato (OMISSIS) che si associa alle richieste del PG e deposita nota spese e conclusioni alle quali si riporta.

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