Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43646 del 27 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:43646PEN

Massima

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Il possesso di strumenti atti ad arrecare offesa alla persona, fuori dalla propria abitazione e senza giustificato motivo, integra il reato di cui all'art. 4 della L. 110/1975, salvo che il possesso stesso risulti pienamente legittimo e giustificato dalle circostanze del caso concreto, come nel caso di strumenti destinati ad attività lavorative o di hobbies. Tuttavia, il decorso del termine di prescrizione quinquennale, non sospendibile per il solo rinvio del processo dovuto a difetto di notifica all'imputato, determina l'estinzione del reato, ferma restando la confisca obbligatoria degli strumenti sequestrati, anche in assenza di condanna, salvo i casi di assoluzione nel merito o di legittima appartenenza a persona estranea al fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI Micaela Serena - Consigliere

Dott. LANNA Angelo V. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/03/2023 del TRIBUNALE di TERMINI IMERESE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO VALERIO LANNA;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dr. PASSAFIUME SABRINA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafie, il Tribunale di Termini Imerese in compos…

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