Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30430 del 1 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30430PEN

Massima

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Il giudice non può pronunciare sentenza di proscioglimento per incapacità di intendere e di volere al di fuori del contraddittorio garantito dall'udienza preliminare, quando il pubblico ministero abbia già richiesto il rinvio a giudizio. L'articolo 129 c.p.p., che disciplina l'immediata declaratoria di cause di proscioglimento, non include il difetto di imputabilità nell'elencazione tassativa delle ipotesi previste, e il giudice non può avvalersi di tale disposizione per bypassare il contraddittorio dell'udienza preliminare, garantito dagli articoli 418 e seguenti c.p.p., anche nel procedimento minorile. La sentenza di proscioglimento pronunciata in assenza di tale contraddittorio deve pertanto essere annullata con rinvio al giudice competente per il regolare svolgimento del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA ((omissis)) del 05/07/2 -

Dott. DE BERARDINIS ((omissis)) SENTE -

Dott. ZAZA Carlo rel. Consigliere N. 1 -

Dott. LAPALORCIA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO ((omissis)) N. 16547/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Torino;

avverso la sentenza del Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale dei Minorenni di Torino in data 30.9.2010;

nei confronti di:

1. Bi. Tu. , nato a (OMESSO);

2. Fe. Lo. , nato a (OMESSO);

3. Ci. Mi. , nato a (OMESSO);

4. Tu. Ta. , nata a (O…

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