Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27546 del 6 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27546PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando la condotta violenta o minacciosa dell'agente, pur essendo connessa alla finalità di far valere un preteso diritto, risulta sproporzionata e gratuita rispetto a tale scopo, rivelando così che la coartazione dell'altrui volontà è finalizzata al conseguimento di un profitto ingiusto. In tal caso, la violenza o la minaccia non costituiscono meri elementi accidentali, ma integrano gli estremi del più grave delitto di estorsione, a prescindere dalla sussistenza di un effettivo diritto da far valere. Inoltre, la valutazione dell'attendibilità della persona offesa, essendo di natura fattuale, rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da manifesta illogicità o contraddittorietà. Infine, la decisione del giudice di merito in ordine al giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti, effettuato ai sensi dell'art. 133 c.p., è censurabile in cassazione solo quando sia frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico, non essendo sufficiente la mera diversa valutazione soggettiva del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IN. RI. nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza 24.6.2005 della Corte d'Appello di Firenze;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo;

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale PG, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv.to ZAMBELLI Massimo che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.

OSSERVA

IN. RI. , personalmente ricorre per Cassazione avverso la sentenza 24.6.2005 con la …

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