Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13609 del 12 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:13609PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini della conferma della misura cautelare, può ritenere attendibili le dichiarazioni accusatorie rese dai collaboratori di giustizia, anche se non pienamente sovrapponibili, purché convergenti sul nucleo centrale e significativo della vicenda fattuale, indipendenti da condizionamenti o suggestioni e sufficientemente individualizzanti sia in relazione alla persona dell'incolpato sia alle imputazioni a lui ascritte. Tali dichiarazioni, se confortate da ulteriori riscontri esterni, anche di natura dichiarativa, possono costituire idoneo fondamento per l'applicazione della misura cautelare, senza che sia necessaria una completa coincidenza degli elementi di accusa forniti dai diversi collaboratori. Il giudice, nel motivare la valutazione di attendibilità delle dichiarazioni, deve dare conto dell'analisi compiuta in ordine ai criteri di cui all'art. 192, comma 3, c.p.p., evidenziando gli elementi di fatto che confortano la credibilità intrinseca ed estrinseca dei dichiaranti, anche in relazione alla genesi e alle modalità della collaborazione. La valutazione complessiva degli indizi, ancorché sintetica, deve risultare logica, coerente e immune da vizi logici o motivazionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza a 6017/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 08/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Cesqui E., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza dell'8.8.2011 il Tribunale di Napoli, costituito ex articolo 309 cod. proc. pen., confermava l'ordinanza di cus…

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