Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28261 del 27 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28261PEN

Massima

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Il rispetto delle prescrizioni imposte con una misura cautelare personale, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, non costituisce di per sé un elemento di novità valutabile ai fini della revoca o sostituzione della misura, qualora la stessa sia stata applicata a seguito di reiterate violazioni di precedenti misure e di condotte aggressive nei confronti della persona offesa. In tali casi, il mero decorso di un breve lasso di tempo dalla precedente decisione di rigetto della richiesta di modifica della misura cautelare non è sufficiente a giustificare una rivalutazione delle esigenze cautelari, in assenza di altri elementi concreti che dimostrino un mutamento della pericolosità sociale dell'imputato. La valutazione della persistenza delle esigenze cautelari, ai fini del mantenimento o della modifica di una misura cautelare personale, deve tenere conto non solo del rispetto formale delle prescrizioni imposte, ma anche delle ragioni che hanno determinato l'applicazione della misura, in particolare quando questa sia stata adottata a seguito di gravi violazioni di precedenti provvedimenti e di condotte aggressive nei confronti della persona offesa. In tali ipotesi, il mero decorso di un breve lasso di tempo dalla precedente decisione di rigetto della richiesta di modifica della misura non costituisce di per sé un elemento di novità sufficiente a giustificare una rivalutazione delle esigenze cautelari, in assenza di altri fattori concreti che dimostrino un effettivo mutamento della pericolosità sociale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 4/2/2019 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Barberini R. Maria, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) impugna il provvedimento con il quale il Tribunale di Palermo ha dichiarato inammi…

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