Il reato di ingiuria, anche se giudicato da un giudice diverso dal Giudice di Pace, è soggetto alle pene più lievi previste dal D.Lgs. n. 274/2000, senza possibilità di concessione della sospensione condizionale della pena. Ciò in quanto il dettato dell'art. 63 del citato decreto legislativo, che prevede l'applicazione delle sanzioni ivi contemplate per i reati di competenza del Giudice di Pace anche quando siano giudicati da un diverso organo giurisdizionale, non ammette deroghe, neppure nel caso di venir meno di eventuali ragioni di connessione tra reati. Pertanto, il giudice è tenuto a determinare la pena per il reato di ingiuria secondo le previsioni del D.Lgs. n. 274/2000, senza possibilità di applicare il beneficio della sospensione condizionale della pena, anche quando il reato sia stato giudicato unitamente ad altri reati di competenza del Tribunale. La valutazione della rilevanza offensiva delle espressioni utilizzate dall'imputato nei confronti della persona offesa, in assenza di comportamenti provocatori di quest'ultima, costituisce elemento sufficiente per l'integrazione del reato di ingiuria, indipendentemente dalla qualifica rivestita dalla persona offesa.