Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43914 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43914PEN

Massima

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Il furto commesso con destrezza, approfittando di un breve momento di distrazione della vittima, integra l'aggravante di cui all'art. 625, n. 4, c.p., a prescindere dalla preordinazione o meno dell'azione furtiva. Infatti, la destrezza consiste nell'aver sfruttato abilmente l'occasione favorevole, anche se non precedentemente pianificata, per sottrarre il bene altrui senza destare l'attenzione della persona offesa. Ciò comporta la perseguibilità d'ufficio del reato di furto, in quanto la condotta realizza una forma qualificata di sottrazione fraudolenta che lede in modo significativo il bene giuridico tutelato. La valutazione della sussistenza dell'aggravante rientra nell'ambito del giudizio di fatto rimesso ai giudici di merito, il cui accertamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua e logica. Pertanto, la Corte di Cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso la sentenza di condanna, ha confermato che il furto realizzato approfittando della momentanea distrazione della vittima integra l'aggravante di cui all'art. 625, n. 4, c.p., a prescindere dalla preordinazione della condotta, essendo sufficiente la mera abilità nell'approfittare dell'occasione favorevole per sottrarre il bene altrui senza destare l'attenzione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. ST., N. IL (OMESSO)

avverso SENTENZA del 02/03/2006 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

Sentito il sost. proc. gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnata sentenza, in conferma di …

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