Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44127 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44127PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la lesività di espressioni ingiuriose, può legittimamente ritenere che le stesse, pur in presenza di un contesto conflittuale pregresso, siano prive di ogni rilievo scriminante e integrino il reato di ingiuria, in quanto inequivocabilmente lesive dell'onore e del decoro della persona offesa. Tale valutazione, fondata sulle dichiarazioni della persona offesa e di un testimone ritenuti attendibili, è incensurabile in sede di legittimità, ove risulti congruamente motivata, senza che assumano rilievo i pregressi contrasti tra le parti, utili solo a chiarire il contesto storico nel quale si è svolta la vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - rel. Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. MA. N. IL (OMESSO);

2) ME. AU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 8/2010 TRIBUNALE di BOLOGNA, del 03/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita';

udito, per l…

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