Il piano comunale di classificazione acustica, adottato ai sensi della normativa regionale, costituisce un atto di natura endo-procedimentale e non definitivo, la cui impugnazione è ammissibile solo da parte di soggetti che dimostrino un interesse specifico e concreto, non desumibile dalla mera titolarità di un'area inclusa nel piano. Pertanto, il ricorso proposto da un'impresa industriale ubicata in zona classificata come area acustica di Classe V, che non contesti né l'inclusione della propria area nella suddetta classe, né l'attribuzione della Classe IV alle aree residenziali limitrofe, è dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione e interesse, non essendo il piano di zonizzazione acustica idoneo a incidere direttamente sul godimento o sul valore dell'impianto industriale. L'adozione del piano comunale di classificazione acustica, in assenza di una specifica contestazione degli effetti pregiudizievoli che esso determina sulla sfera giuridica del ricorrente, non è sufficiente a integrare il requisito dell'interesse all'impugnazione.