Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11043 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11043PEN

Massima

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Il reato di rapina aggravata, commesso in concorso, si configura quando l'agente, dopo essersi impossessato di beni altrui, usa violenza nei confronti della persona offesa al fine di conseguire l'impunità della propria condotta illecita. La responsabilità penale dell'imputato può essere affermata oltre ogni ragionevole dubbio sulla base di un complessivo e logico apprezzamento degli elementi di prova, anche laddove vi siano apparenti contraddizioni tra le testimonianze, purché il giudice dia adeguata e congrua motivazione circa la risoluzione di tali contrasti. Il diniego delle attenuanti generiche è legittimo quando l'imputato abbia tenuto un atteggiamento di totale assenza di resipiscenza e di disprezzo per le misure cautelari a suo carico, violando gli obblighi imposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SECCIA DOMENICO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS), il quale dichiara che l'avvocato (OMISSIS) non ha mai patrocinato la ri…

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