Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14346 del 28 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14346PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure di prevenzione patrimoniali, è irrilevante l'assenza di motivazione del provvedimento ablativo in ordine al nesso causale fra la presunta condotta mafiosa e la formazione dell'illecito profitto, dovendosi ritenere sufficiente al riguardo la dimostrazione della illecita provenienza dei beni sottoposti a confisca. (Fattispecie relativa a beni confiscati al prevenuto che ne aveva giustificato il possesso in quanto acquistati con provento di evasione fiscale, oggetto di condono "tombale"ai sensi della l. 30 dicembre 1991, n. 413; in motivazione la Corte ha precisato che l'adesione al condono produce solo una regolarizzazione tributaria, ma non esclude l'illiceità dei proventi).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 03/11/2017 della CORTE APPELLO di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Recchione Sandra;
lette le conclusioni del PG Dott. Picardi A., che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Catania confermava il decreto che aveva disposto la confisca di prevenzione di una serie di beni ricond…

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