Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26211 del 4 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26211PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'organizzazione e l'effettuazione del trasporto di migranti in condizioni di grave pericolo per la loro vita e incolumità, con l'utilizzo di un'imbarcazione inadeguata e sottodimensionata rispetto al numero di passeggeri, integra il reato di cui all'art. 12, commi 1, 3-bis e 3-ter, del D.Lgs. 286/1998, con le aggravanti di aver commesso il fatto in più di tre persone, al fine di trarne profitto e consentendo l'ingresso di più di cinque persone. Il ruolo di scafista, rivestito dall'imputato, riveste un'importanza decisiva ai fini dell'integrazione del reato, non essendo sufficiente a configurare l'attenuante della minima partecipazione ex art. 114 c.p. né quella della collaborazione ex art. 12, comma 3-quinquies, del D.Lgs. 286/1998 il mero atteggiamento di resipiscenza o la confessione di responsabilità, occorrendo invece una collaborazione reale e utile alle indagini. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p. è adeguatamente motivato con riferimento alla gravità delle condotte, al tentativo di sottrarsi inizialmente al controllo della polizia marittima, all'utilizzo di un documento falso e al coinvolgimento di minori nel viaggio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - Relatore

Dott. CURAMI Micaela Serena - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MELE Maria Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Da.Ha. nato in S il (Omissis);
avverso la sentenza della Corte di appello di Reggio Calabria del 15/06/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi dell'art. 23 D.L. n. 137 del 2020 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore generale OLGA MIGNOLO, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni del difensore avv. DE.LU., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FA…

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