Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45505 del 26 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45505PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore che impone il divieto di fare ritorno in un determinato comune per un periodo di tempo costituisce un provvedimento amministrativo di prevenzione, la cui violazione integra il reato previsto dalla Legge n. 1423 del 1956, art. 2. Tale divieto, una volta notificato all'interessato, produce effetti vincolanti nei suoi confronti, imponendogli l'obbligo di astenersi dal recarsi nel territorio comunale indicato, salvo che non ricorrano giustificati motivi che legittimino la sua presenza. L'imputato che sia stato destinatario di tale provvedimento non può sottrarsi alla responsabilità penale per la violazione del divieto adducendo la mancata contestazione immediata della violazione da parte delle forze dell'ordine, essendo onere dell'interessato dimostrare la sussistenza di una causa giustificativa della sua presenza nel territorio vietato. La Corte di Cassazione, nel valutare la legittimità della condanna, ritiene che la motivazione della sentenza di merito, anche se sintetica, sia adeguata laddove evidenzi che la prova della responsabilità dell'imputato emerga inequivocabilmente dagli atti processuali, senza che sia necessario un esame analitico delle singole argomentazioni difensive, quando queste risultino prive di riscontri probatori. Inoltre, la nullità derivante dalla mancata notifica dell'avviso di deposito della sentenza di primo grado all'imputato contumace è sanata qualora lo stesso abbia comunque partecipato al giudizio di appello, nominando un nuovo difensore e non sollevando tempestivamente la relativa eccezione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. CR. EM. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 561/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 12/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

CONSIDERATO IN FAT…

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