Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1773 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:1773SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica attribuito alla Soprintendenza non può comportare un riesame complessivo delle valutazioni tecnico-discrezionali compiute dall'Ente locale, tale da consentire la sovrapposizione o la sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, ma si estrinseca in un mero controllo di legittimità. Infatti, tale potere è da intendersi quale espressione non già di un generale riesame nel merito della valutazione dell'Ente locale, bensì di un potere di annullamento per motivi di legittimità, riconducibile al più generale potere di vigilanza che il Legislatore ha voluto riconoscere allo Stato nei confronti dell'esercizio delle funzioni delegate ai Comuni in materia di gestione del vincolo. Ne consegue che, mentre la Soprintendenza nell'esercizio dei suoi poteri di controllo può solo verificare la legittimità delle autorizzazioni paesistiche, e quindi non può spingersi al punto di imporre prescrizioni o suggerire modifiche progettuali, di converso l'Amministrazione comunale, quale soggetto cui compete la valutazione della compatibilità paesistica degli interventi edilizi, può ben subordinare il rilascio dell'autorizzazione paesistica all'esecuzione di modifiche progettuali finalizzate a mitigare l'impatto ambientale dell'intervento abusivo. Tali principi sono stati correttamente recepiti nel Protocollo d'Intesa per il coordinamento delle funzioni in materia di sanatoria degli interventi edilizi realizzati in aree soggette al vincolo paesaggistico-ambientale nella Provincia di Napoli, sottoscritto dalla Soprintendenza e dalla Regione Campania in data 25 luglio 2001, il quale prevede che il rilascio della concessione edilizia in sanatoria sia subordinato alla presentazione di un progetto di completamento e/o riqualificazione dell'intervento abusivo, conforme alle direttive e prescrizioni tecniche definite dalla Soprintendenza d'intesa con la Regione, mediante l'individuazione di criteri omogenei rapportati agli specifici valori paesaggistico-ambientali delle aree sottoposte a vincolo. Pertanto, il potere di annullamento dell'autorizzazione paesistica attribuito alla Soprintendenza non può comportare un riesame complessivo delle valutazioni tecnico-discrezionali compiute dall'Ente locale, ma si estrinseca in un mero controllo di legittimità, fermo restando che l'Amministrazione comunale può subordinare il rilascio dell'autorizzazione paesistica all'esecuzione di modifiche progettuali finalizzate a mitigare l'impatto ambientale dell'intervento abusivo.

Sentenza completa

N. 01136/2008
REG.RIC.

N. 01773/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01136/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 1136/2008, proposto da DEL SORBO Giovanni, rappresentato e difeso dall’avvocato Alberto Vitale, con il quale è elettivamente domiciliato in Napoli, viale Gramsci n. 16, presso lo studio dell’avvocato Antonio Messina;

contro

il Ministero per i beni e le attività culturali - Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio di Napoli e provincia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli nei cui uffici è ope legis domiciliato in Napoli via A. Diaz n. 11;

per l'annullamento

del decreto in data 27 settembre 2007, con il quale è stata annullata…

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