Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15412 del 12 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15412PEN

Massima

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Il terzo acquirente di un credito ipotecario gravato da confisca, per ottenere il riconoscimento del proprio diritto e impedire l'estinzione della garanzia reale, deve dimostrare non solo la propria buona fede, intesa come estraneità all'attività illecita del precedente proprietario, ma anche il proprio affidamento incolpevole, ossia l'adempimento positivo degli obblighi di informazione e accertamento imposti dal caso concreto, al fine di escludere una rimproverabilità di tipo colposo. Tali principi, affermati dalla giurisprudenza in materia di confisca di prevenzione, trovano applicazione anche per le altre tipologie di confisca, ivi compresa quella prevista in ambito tributario. Pertanto, il giudice penale competente per la confisca deve accertare la sussistenza di tali requisiti, non potendo tale valutazione essere demandata al giudice civile, in quanto rientrante nell'ambito di applicazione delle norme sulle misure di prevenzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
MINISTERO DELL'ECONOMIA E FINANZE;
AGENZIA DEL DAMANIO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/07/2022 del TRIBUNALE di BRESCIA
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), chiede l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Agenzia del demanio ricorrono avverso l'ordinanza del 12…

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